Parrocchia Mariano al Brembo

La navata

Il coro L'esterno Il lato destro Visita alla chiesa parrocchiale Il lato sinistro La navata L'abside Il campanile L'organo La sacrestia e gli arredi

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La navata

La navata della chiesa parrocchiale di S. LorenzoLa chiesa parrocchiale di Mariano è costituita da un’unica navata.

Appena entrati sopra la bussola dell’ingresso principale possiamo vedere un quadro che rappresenta Maria con Gesù Bambino opera del Peverada, autore anche della Via Crucis e della pala dell’abside.

In alto, sulla volta, c’è il maestoso affresco del 1700 di Federico Ferrari (1714-1802) che ha saputo sintetizzare in modo mirabile il brano di Vangelo di Matteo dove Gesù ci parla del giudizio divino (Mt 25,31-46):

<<(31) Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.(32) E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, (33) e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. (34) Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. (35) Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, (36) nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. (37) Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? (38) Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? (39) E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? (40) Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. (41) Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. (42) Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; (43) ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. (44) Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? (45) Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. (46) E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna>>.

Al centro c’è il Cristo Re dell’universo e a fianco la croce attraverso la quale si passa per ottenere la vita eterna; riconoscibili, con Maria e S. Lorenzo, vi sono alcuni dei Santi più noti: Pietro, Andrea, Carlo Borromeo, Ambrogio di Milano, e Paolo.

Nei quattro angoli in senso orario partendo dal lato ingresso verso sinistra troviamo i due angoli del paradiso con l’iscrizione “Venite benedicti” (Entrate benedetti), “Possidete regnum” (Possedete il regno) e sulla destra i due angoli dell’Inferno con l’iscrizione “Discedite maledicti” (Discendete maledetti), “In ignum aeternum” (Nel fuoco eterno).

verso l’ingresso
La navata della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo
verso l’altare

 

E’ curioso notare che tutti e quattro gli angoli comunicano con l’affresco centrale della gloria del Cristo, ma il passaggio verso gli angoli della dannazione risultano più larghi di quelli della Salvezza: forse questo è una ripresa del passo del Vangelo relativo alla “porta stretta”.

La navata della chiesa parrocchiale di S. LorenzoLa navata della chiesa parrocchiale di S. LorenzoVolgendo lo sguardo verso la cupola absidale troviamo il cartiglio interno con la dedicazione della chiesa.