Parrocchia Mariano al Brembo

Don Attilio Plebani (1879-1945)

Don Attilio PlebaniA proposito della visita pastorale, concludevamo dicendo che l’applicazione dei decreti vescovili fu ritardata dalla morte di don Eugenio Gritti, avvenuta il 24 novembre 1907.

Quale fu il successore di don Gritti? La vicenda della successione si presenta un po’ misteriosa.

La prassi del tempo prevedeva la successione tramite un concorso; coloro che volevano essere trasferiti in un’altra parrocchia partecipavano ad un concorso che prevedeva un esame scritto e uno orale, normalmente quest’ultimo consisteva nel tenere un’omelia su un determinato brano della Scrittura.

I candidati ricevevano un punteggio e poi il vescovo confermava la scelta.

Il successore di don Gritti fu un certo don Francesco Cola, il quale ricevette il Regio placet, l’approvazione governativa, e l’investitura canonica da parte del vescovo Radini-Tedeschi, il 2 aprile 1908.

In realtà don Cola non venne mai a Mariano, perché pochi giorni dopo la sua nomina fu colto da morte improvvisa.

Il vescovo procedette alla nomina di un nuovo parroco nella persona di don Attilio Plebani.

Questi era nato a Grone, in Val Cavallina, il 2 febbraio 1879, dal padre Amilcare e dalla madre Antonietta Giudici.

Dopo gli studi nel seminario di Bergamo, fu ordinato sacerdote il 6 giugno 1903 da mons. Guindani, il predecessore di mons. Radini-Tedeschi.

Il suo primo incarico fu l’insegnamento della lingua italiana in seminario.

Nel 1908, appunto, fu nominato parroco di Mariano, dove rimase per soli due anni, quando fu nominato vicario titolato di una delle parrocchie più popolose della città, Sant’Alessandro in Colonna.

A soli 37 anni, nel 1916, è nominato arciprete plebano di Clusone e nel 1934 è insignito del titolo di “Monsignore”.

Muore nel 1945, colpito da tumore.

Fu un pastore intelligente e profondamente dedito all’opera di annuncio del vangelo; queste doti le esercitò soprattutto nella guida della parrocchia di Clusone, una delle più insigni della diocesi.

E’ facile pensare che lo stesso bene l’abbia esercitato anche nella nostra parrocchia, seppur breve fu la sua presenza.

Il decreto di nomina porta la data del 16 luglio 1908 e presso l’archivio della curia vescovile di Bergamo si conservano le lettere scritte al vescovo, le pagine del suo esame.

A Clusone, vivo è il suo ricordo in larga parte dei fedeli, per la sua cura della liturgia, le sue omelie e i numerosi interventi in opere parrocchiali, tra le quali spicca la stupenda Basilica.

In occasione dei 40 anni della sua morte, nel 1995 ci sono state celebrazioni di ricordo.

Dopo di lui a Mariano, fu nominato parroco, don Angelo Fenaroli.

 

Autore: Don Marco Perletti