Parrocchia Mariano al Brembo

Consacrare tutta la vita al Signore

La morte tragica di don Sandro non cancella assolutamente la ricchezza della sua vita, spesa interamente a servizio di Dio e dei fratelli, che gli sono stati affidati durante il suo ministero sacerdotale.

Era entrato in seminario nel 1970, all’indomani della celebrazione della mia Prima Messa a Mariano, quasi ad occupare il posto che io avevo lasciato libero.

Diplomato maestro, su consiglio di don Battista Manzoni, ha intrapreso il cammino di preparazione al sacerdozio, coronando in tal modo la sua generosa dedizione agli altri, che già aveva manifestato all’Oratorio in qualità di catechista e di responsabile degli Aspiranti di Azione Cattolica, dimostrando una particolare e quasi gelosa cura di questo suo gruppo di preadolescenti, che tanto amava e per il quale donava tutto il suo tempo e tutte le sue non comuni doti di educatore.

Consacrare tutta la vita al SignoreOrdinato sacerdote nel 1975, ha svolto il suo ministero sacerdotale prima come vicario parrocchiale a Tagliuno (1975-81) e a Torre Boldone (1981-1990), poi come parroco a Sovere (1990-1996), a Brusaporto (1996-2007) e infine a Ranica (2007-2017), mentre si accingeva a raggiungere la nuova comunità parrocchiale di Comenduno, che il Vescovo gli aveva assegnato ai primi di giugno.

Con una personalità decisa ha saputo profondere nei diversi ambiti parrocchiali incontrati la ricchezza delle sue doti umane e spirituali.
Fortemente appassionato alla sua missione educativa e pastorale amava intensamente i suoi fedeli, anche se questo amore era velato da un portamento serio, che a non pochi poteva sembrare addirittura freddo e distaccato: impressioni prontamente sfatate dalla sua totale Consacrare tutta la vita al Signore dedizione alla comunità e ad ogni singola persona, soprattutto se segnata dal bisogno e dalla malattia.

Del resto le comunità da lui incontrate continuano a dare testimonianza del prezioso servizio da lui prestato, anche se sotto le apparenze di uomo burbero e schivo.
Anche i suoi Superiori hanno sperimentato la sua schiettezza e la sua tenacia nell’affrontare i diversi problemi della sua comunità e, al di là dei toni alti a volte usati, hanno dovuto riconoscere l’onestà nel suo modo di agire e soprattutto l’amore sincero verso i suoi parrocchiani.

Consacrare tutta la vita al SignoreNon era certo un prete da salotto, ma un laborioso operaio nella vigna del Signore.
Amante dello studio e dell’aggiornamento, dimostrava una singolare passione per la Parola di Dio, che, dopo averla gustata attraverso l’approfondimento personale e la preghiera, amava comunicarla ai fedeli, anche se, a detta di alcuni, le sue prediche erano un po’ “lunghe”, ma pur sempre ricche di contenuto e capaci di richiamare l’attenzione dei suoi ascoltatori.

Non era certo un prete da copertina, ma un prete profondamente consapevole del dono ricevuto e seriamente impegnato a condividerlo con quanti incontrava sul suo cammino.
Le persone da lui guidate in 42 anni di ministero sacerdotale e le numerose opere da lui realizzate nelle diverse comunità incontrate sono sicuramente l’elogio più vero e più significativo di questo sacerdote che non ha avuto paura di consacrare tutta la sua vita al Signore nel servizio generoso dei fratelli.

Don Mario Mangili