La Parrocchia di San Lorenzo martire a Mariano al Brembo appartiene alla diocesi di Bergamo, ma fino al 1787 appartenne alla diocesi di Milano.
Esisteva anticamente a Mariano, come è attestato nella bolla di papa Adriano IV del 1155, una chiesa intitolata a San Lorenzo nella plebana di Pontirolo.
Nel 1566 il suo parroco fu nominato da San Carlo Borromeo, vicario foraneo “ad personam” della nuova vicaria, sorta dallo smembramento della pieve di Pontirolo e che costituì il nucleo primigenio di quella che nel 1598 divenne la plebana di Verdello.
La chiesa parrocchiale di Mariano, costruita negli anni 1760–1772, venne consacrata con il titolo di San Lorenzo martire e del Santo Nome di Maria, dal vescovo Carlo Gritti Morlacchi, il 16 settembre 1832 (Pagnoni 1992). Tra il 1784 e il 1787 venne perfezionato il passaggio alla diocesi di Bergamo delle parrocchie appartenenti alla prepositurale plebana di Verdello, tra cui Mariano. Il processo di ridefinizione dei confini diocesani, iniziato nel 1784 per provvedimento dell’autorità civile, vide anche l’intervento della Sacra Congregazione Concistoriale. L’autorità pontificia, con atto del 13 novembre 1786, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di San Lorenzo di Mariano al Brembo alla diocesi di Bergamo, ufficializzata dalle autorità episcopali nel 1787.
La parrocchia di Mariano, negli anni successivi compare nella circoscrizione vicariale di Verdello (Stati del clero 1734-1822).
Nel 1820, entro i confini della parrocchia, era annotata un’altra chiesa, intitolata alla Beata Vergine Addolorata (Maironi da Ponte 1820) a cui si aggiungerà quella dedicata a Santa Caterina di proprietà Alborghetti, ai tempi della visita pastorale del vescovo Speranza. In quella occasione era attestata anche la presenza della scuola della dottrina cristiana e del Santissimo Sacramento (Visita Speranza 1857-1865).
Nel 1861 la chiesa di San Lorenzo martire di Mariano aveva la cura di 726 anime (GDBg), mentre ai tempi della visita pastorale del vescovo Guindani, i parrocchiani erano 694, di cui da comunione 491. Le confraternite erette erano quelle del Santissimo Sacramento, di San Pietro, del Santo Rosario (Visita Guindani 1880-1885).
Negli anni 1909-1911 si assiste ad una “vertenza” tra parrocchie di S. Michele e, in parte, di S. Lorenzo contro S. Andrea sui confini parrocchiali, dovuti al fatto che l’abitato di Dalmine rientrava tra i confini della parrocchia di Sforzatica: lo sviluppo del “Dalmine Nuovo” avvantaggiava più Sforzatica e Mariano che non Sabbio; prefettura, comuni e azienda si schierarono a favore di una o dell’altra parrocchia, arrivando a impedire le sepolture a Sforzatica degli abitanti di Dalmine, come per secoli era avvenuto.
25-26 aprile 1922: mons. Marelli fa la visita pastorale alla parrocchia.
13-14 novembre 1934: visita pastorale di mons. Bernareggi.
1935: istituzione della Vicaria di Stezzano a cui vengono aggregate le due parrocchie in Sforzatica, mentre la nuova parrocchia in Dalmine viene assegnata a Verdello, come quelle in Mariano e Sabbio.
10 maggio1 947: visita pastorale Mons. Bernareggi
14 febbraio 1954: visita pastorale di Mons. Piazzi
La parrocchia di Mariano rimase aggregata alla vicaria di Verdello fino al 1957, quando tutte le parrocchie del comune di Dalmine si costituirono in un nuovo vicariato foraneo. La parrocchia di Mariano, insieme il vicariato di Dalmine a cui afferiva, con la riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, venne compresa nella zona pastorale X (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia di San Lorenzo martire è entrata a far parte del vicariato di Dalmine-Stezzano (decreto 27 maggio 1979).
Il 9 settembre 2007 viene posata la prima pietra del nuovo santuario; viene consacrato dal vescovo Francesco Beschi il 22 aprile 2012.