In Piazza Vittorio Emanuele II, a Mariano, si accedeva a un antico edificio che un tempo era stato un convento di monache. Il fabbricato secolare comprendeva una teoria di belle stanze con suggestivi e leggiadri affreschi, un lungo chiostro, un pozzo interno, misteriosi sotterranei, cortili, aie e attorno vasti terreni. Una ricerca da me effettuata presso le suore Benedettine del Monastero di S. Grata in Bergamo, per sapere a chi appartenesse questo convento marianese, ha dato esito negativo. Le gentili manche dissero: ‘Abbiamo consultato grossi libri, ma del convento di Mariano non abbiamo trovato traccia…
Scrissi all’Abate di Pontida e rispose per lui don Giovanni Spinelli, addetto alla Biblioteca di S. Giacomo dell’Abbazia Benedettina di Pontida, con questa lettera:
Gentile Signore, pur essendomi occupato più volte dei monasteri e delle istituzioni religiose della diocesi di Bergamo, non ricordo di aver trovato documentazione relativa ad un monastero femminile a Mariano. In quella zona, che io sappia c’era la chiesa di S.Benedetto di Levate, dipendente dall’Abbazia vallonbrosana di Astino.
Non conosco altri istituti del genere a meno che anticamente Mariano appartenesse (come Verdello) alla diocesi di Milano anziché a quella di Bergamo. Forse il suo edificio (abbattuto negli anni 70) era semplicemente una proprietà di qualche altro monastero femminile con sede in Bergamo. La parrocchia di Albegno, ad esempio, dipendeva dal monastero di Santa Grata in Bergamo. Può darsi che ci fossero in zona altre proprietà.
Per saperne di più bisognerebbe controllare nelle visite pastorali dei secoli XVI-XVIII presso l’Archivio Diocesano di Bergamo o di Milano. Altro non sono in grado di dirle.
Con ossequi, Don Giovanni Spinelli
Autore: Francesca Martinelli