Il vescovo giunse a Mariano il 25 aprile, accompagnato dal canonico convisitatore Daniele Cavallari, dopo aver visitato la parrocchia di Osio Sopra.
Dal verbale della visita si apprende che l’accoglienza fu calorosa sia da parte del clero sia da parte dei fedeli. Il vescovo fu accompagnato in chiesa parrocchiale, rivolse alcune parole ai fedeli e insieme con loro recitò le preghiere di assoluzione per i defunti. Seguì la visita al SS. Sacramento e la benedizione solenne, al termine della quale mons. Marelli si recò in canonica e lì si ritirò per il riposo. Il giorno seguente, alle 7, venne celebrata la messa, durante la quale si comunicarono 700 persone; dopo la celebrazione ci fu la visita all’archivio parrocchiale e il controllo delle suppellettili della parrocchiale. Alle 10.30 il vescovo prese parte alla celebrazione eucaristica presieduta da don Fenaroli, tenne l’omelia e amministrò il sacramento della confermazione a 50 ragazzi. Dopo pranzo incontrò i fanciulli della Dottrina Cristiana e tenne la catechesi agli adulti. Subito dopo tutti si recarono al nuovo asilo parrocchiale per l’inaugurazione, avvenuta alla presenza di mons. Marelli; nel frattempo il convisitatore esaminava il santuario.
La visita terminò alle 17, quando, salutato festosamente da tutta la comunità, il vescovo ripartì per Bergamo. Il 30 maggio fu inviato a Mariano il decreto relativo a ciò che si doveva attuare; esso si compone di due punti:
“Si provveda a porre in chiesa la lapide commemorativa della Consacrazione della medesima“. Già mons.Radini-Tedeschi nel 1907 lo aveva ordinato!
“Nel confessare sia in chiesa, sia in sagrestia, si usi sempre almeno la stola.”
Per quanto riguarda il primo punto solo con la successiva visita pastorale si avrà l’adempimento del decreto e così tale lapide sarà collocata in sagrestia (vedi foto).
Al termine della visita della diocesi, come già avvenne per il suo predecessore, mons.Marelli convocò il sinodo diocesano (1923), i cui atti sono conservati anche nel nostro archivio parrocchiale.
Per la cronaca, la terza visita pastorale a Mariano sarà nel 1936, ad opera del nuovo vescovo mons. Adriano Bernareggi.
“Nell’aprile Mons. Vescovo M.Luigi Marelli fece con sua piena soddisfazione la visita pastorale alla parrocchia, trovò tutto in perfetto ordine, nulla mancante, ne bisogno alcuno di ordinazione (a vedersi il decreto, che conservasi in archivio). Soddisfattissimo fu pure del popolo, che tutto l’accolse festante e ricevette la Santa Comunione numeroso dalle sue mani.”
Così scrive don Angelo Fenaroli nel suo “Liber Chronicorum” al termine dell’anno 1922.Tra gli eventi che segnarono quell’anno ci fu certamente la visita pastorale; essa fu la seconda del secolo e avvenne esattamente a quindici anni di distanza dalla precedente. La nuova visita si svolse in una situazione ecclesiale e civile diversa rispetto alla precedente.
La guerra si era conclusa da poco e le redini del potere erano state assunte dal fascismo; i cattolici entrarono sempre più direttamente nella vita politica attraverso il Partito Popolare. La Chiesa era sempre più vicina alle masse e s’impegnava con dedizione all’evangelizzazione, contrastando il socialismo e il nuovo regime. A Bergamo nel 1914 era morto il grande vescovo Radini-Tedeschi e gli era succeduto il milanese Mons. Luigi Maria Marelli, fino a quel momento vescovo di Bobbio. Nel febbraio 1916 annunciava, nella tradizionale lettera pastorale per la Quaresima, l’apertura della visita pastorale; l’inizio ufficiale si ebbe il successivo 15 marzo nella Chiesa cattedrale.
Subito veniva preparato il “Questionario per la S. Visita Pastorale” al quale i parroci dovevano rispondere in antecedenza alla visita del vescovo.
Il 29 ottobre 1921 mons.Marelli (vedi ritratto del pittore Spinelli, conservato in seminario) annunciava la sua venuta a Mariano per il giorno 11 gennaio dell’anno seguente; la visita fu però rinviata di qualche mese ed ebbe luogo il 25-26 aprile.
Veniamo al questionario. Il primo punto si sofferma sulla circoscrizione parrocchiale: la parrocchia di S.Lorenzo M. conta al 16 dicembre 1921 (data del questionario) n. 1260 abitanti e la contrada più popolata fuori paese è Cimaripa. Seguono poi otto paragrafi riguardanti gli edifici sacri e il loro decoro; il parroco sottolinea come la parrocchiale sia stata oggetto di restauri nel 1916. Per quanto riguarda il cimitero e l’archivio parrocchiale tutto risulta in ordine. Il beneficio è composto da terreni per 100 pert.berg., da un reddito lordo di 5000 lire, tasse per 1560 lire e spese per 720 lire. L’amministrazione è nelle mani della locale fabbriceria e si adempie con diligenza all’obbligo delle varie messe e legati.
Le variazioni più importanti rispetto alla visita precedente riguardano il clero presente in parrocchia. Da dodici anni è parroco don Angelo Fenaroli, nato a Tagliuno il 4 aprile 1871 e ordinato il 16 luglio 1875; il suo ingresso a Mariano avvenne il 14 agosto 1910. Il curato era don Francesco Invernizzi, nato a Erve il 30 novembre 1878 e ordinato sacerdote il 10 giugno 1906; don Francesco rimarrà a Mariano fino al 14 aprile 1958, giorno della morte. Il giudizio del parroco è molto positivo e sottolinea la perseveranza nell’adempiere ai suoi doveri sacerdotali.
La vita della comunità è animata da varie associazioni: Confratelli e Consorelle del SS.Sacramento, figlie di Maria, Circolo di S.Luigi. Feste particolarmente sentite sono quelle di San Lorenzo, di Sant’Anna, di San Rocco, dell’Addolorata, di Santa Caterina vergine e martire, della S.Croce, il Triduo dei defunti e la III di luglio. Il questionario si conclude soffermandosi sullo stato delle anime della parrocchia. Questo è il giudizio di don Fenaroli: “Generalmente con lodevole premura, da questo popolo si frequentano i Sacramenti, si interviene all’omelia, alla dottrina cristiana e si santificano le feste“. Sei sono coloro che non assolvono al precetto pasquale, non vi sono persone che diffondono false dottrine.
Questo è dunque il volto della comunità che dopo pochi mesi avrebbe ricevuto la seconda visita pastorale di questo secolo…
Autore: Don Marco Perletti