Parrocchia Mariano al Brembo

L’abside

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L'abside della chiesa parrocchiale di S. LorenzoL'abside della chiesa parrocchiale di S. LorenzoIl presbiterio è sopraelevato rispetto al piano della navata da tre gradini di marmo di Zandobbio ed è limitato da una balaustra in rosso di Ardesio.

Nello spazio che sovrasta le balaustre sono poste due lampade votive. Ai piedi dei gradini presbiterali possiamo ammirare una bel crocefisso processionale ligneo del 1700.

L’altare ospita il tabernacolo con una porta sbalzata.

L'abside della chiesa parrocchiale di S. LorenzoL'abside della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo
Durante le feste sull’altare vengono posti 4 reliquari che raffigurano a mezzo busto S.Pietro, S.Carlo Borromeo, S.Agostino, S.Bonaventur e S.Carlo Borromeo.L'abside della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo

L'abside della chiesa parrocchiale di S. LorenzoL'abside della chiesa parrocchiale di S. LorenzoDue sfondati ai lati dell’altare contengono le cantorie e gli arredi: ad sinistra il banco dei parati e sulla destra i tre seggi per i celebranti.

Le cantorie sono due: i rilievi sono del Calegari (1836) e le dorature, dello stesso anno, di Pietro Moro.

La cantoria di sinistra porta sul fronte un rilievo ligneo dorato che raffigura il re Davide con la testa di Golia. Il brano biblico di riferimento è I Sam 17,41-54:

L'abside della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo<<(41) Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. (42) Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell’aspetto. (43) Il Filisteo gridò verso Davide: «Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?». E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dei. (44) Poi il Filisteo gridò a Davide: «Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche». (45) Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l’asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d’Israele, che tu hai insultato. (46) In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e staccherò la testa dal tuo corpo e getterò i cadaveri dell’esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. (47) Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché il Signore è arbitro della lotta e vi metterà certo nelle nostre mani». (48) Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse prontamente al luogo del combattimento incontro al Filisteo. (49) Davide cacciò la mano nella bisaccia, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s’infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra. (50) Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra e lo colpì e uccise, benché Davide non avesse spada. L'abside della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo(51) Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga.
(52) Si levarono allora gli uomini d’Israele e di Giuda alzando il grido di guerra e inseguirono i Filistei fin presso Gat e fino alle porte di Ekron. I Filistei caddero e lasciarono i loro cadaveri lungo la via fino a Saaràim, fino a Gat e fino ad Ekron. (53) Quando gli Israeliti furono di ritorno dall’inseguimento dei Filistei, saccheggiarono il loro campo. (54) Davide prese la testa del Filisteo e la portò a Gerusalemme. Le armi di lui invece le pose nella sua tenda.>>

Più in alto la tela di Re Davide.

La cantoria di destra ospita l’organo e porta sul fronte un rilievo ligneo dorato che raffigura il re Davide che danza presso l’arca dell’alleanza.
Il brano biblico di riferimento è II Sam 6,1-11:

L'abside della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo<<(1) Davide radunò di nuovo tutti gli uomini migliori d’Israele, in numero di trentamila. (2) Poi si alzò e partì con tutta la sua gente da Baalà di Giuda, per trasportare di là l’arca di Dio, sulla quale è invocato il nome, il nome del Signore degli eserciti, che siede in essa sui cherubini. (3) Posero l’arca di Dio sopra un carro nuovo e la tolsero dalla casa di Abinadàb che era sul colle; Uzzà e Achìo, figli di Abinadàb, conducevano il carro nuovo: (4) Uzzà stava presso l’arca di Dio e Achìo precedeva l’arca. (5) Davide e tutta la casa d’Israele facevano festa davanti al Signore con tutte le forze, con canti e con cetre, arpe, timpani, sistri e cembali. (6) Ma quando furono giunti all’aia di Nacon, Uzzà stese la mano verso l’arca di Dio e vi si appoggiò perché i buoi la facevano piegare. (7) L’ira del Signore si accese contro Uzzà; Dio lo percosse per la sua colpa ed egli morì sul posto, presso l’arca di Dio.
L'abside della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo(8) Davide si rattristò per il fatto che il Signore si era scagliato con impeto contro Uzzà; quel luogo fu chiamato Perez-Uzzà fino ad oggi. (9) Davide in quel giorno ebbe paura del Signore e disse: «Come potrà venire da me l’arca del Signore?». (10) Davide non volle trasferire l’arca del Signore presso di sé nella città di Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gat. (11) L’arca del Signore rimase tre mesi in casa di Obed-Edom di Gat e il Signore benedisse Obed-Edom e tutta la sua casa.>>

 

L'abside della chiesa parrocchiale di S. LorenzoSopra l’organo la tela di Santa Cecilia, patrona dei musicisti.

La cupola ha pianta rettangolare, delimitata da quattro arcate, che reggono una seconda tazza più piccola di forma ellittica.

A decorazione della cupola, sopra l’altare, troviamo un affresco di Federico Ferrari, già autore dell’affresco della navata sempre del 1700, nel quale viene raffigurato Dio Padre e la sua corte celeste dei Profeti: nelle quattro vele sono rappresentati in senso orario partendo da destra Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele.

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Al centro della cupola scende in corrispondenza dell’altare, il copricielo (o capo cielo) in legno che porta la colomba dello Spirito Santo: fu commissionato da don Angelo Fenaroli nel marzo 1911 dopo solleciti dei Vescovi in visita pastorale; fu realizzato dal sig. Manzoni di Bergamo.
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