Nato probabilmente verso il 210 o 220; morto a Roma il 10 agosto 258.
Patrono di Roma dopo Pietro e Paolo.
La tradizione lo considera protettore dei pompieri, dei pasticcieri, dei rosticcieri e dei carbonai e gli attribuisce la facoltà di guarire dalle ustioni e di proteggere contro gli incendi.
Diacono della chiesa romana, morto bruciato su una graticola il 10 agosto del 258, Lorenzo è uno dei pochi santi romani che ricevettero molto presto un culto ufficiale e di cui i Padri della Chiesa contribuirono a fissare e a diffondere la storia. Confermò con il martirio, sotto Valeriano, il suo servizio di carità, quattro giorni dopo la decapitazione del papa Sisto II.
Fu deposto nel campo Verano sulla Tiburtina, dove Costantino edificò la Basilica a lui intitolata.
Viene festeggiato il 10 agosto.