A nome del vescovo Francesco esprimo al Vescovo Tommaso di Imola e al suo presbiterio le più vive condoglianze.
Per un Vescovo i suoi preti sono come dei figli; la morte di un prete per un Vescovo è come la morte di un figlio e per gli altri confratelli della stessa diocesi è come un fratello.
Ugualmente esprimo le condoglianze anche ai parenti, alla comunità di Mariano e alle comunità attorno a Mariano che don Giacomo ha servito con il suo ministero, e a tutti i sacerdoti che sono qui presenti, e che l’hanno incrociato o perché nativi di Mariano o perché l’hanno incontrato durante gli anni del ministero.
A questa espressione di condoglianze aggiungo questa riflessione: in questo posto dove noi ci troviamo c’era la casa dove è nato don Giacomo, al posto di una casa (era una cascina), adesso c’è una chiesa; don Giacomo è nato in questo luogo che è diventata una chiesa, un santuario, dove la comunità si trova a pregare e a celebrare.
Ma c’è un secondo passaggio che è avvenuto nella vita di Don Giacomo, la sua vita è diventata una casa, una casa dove accoglieva il Signore, la sua esistenza, la sua storia, la sua persona.
Esiste la chiesa di muri, ma esiste anche la chiesa di affetti, di relazioni, di generosità.
La sua scelta di farsi sacerdote e di servire il Signore è stata una scelta che ha reso la sua persona la casa di Dio e che lo portava nel cuore con sé.
Ma il ministero di un prete, non essendo un lavoro, (non è una professione quella del prete, è una missione), l’ha portato a vivere a Imola, in Brasile, negli ultimi anni qui nella parrocchia di Mariano e nelle altre vicine a vivere un ministero per annunciare alle persone che incontrava che tutti noi camminiamo verso una casa, che è la casa di Dio; lui ora è in questa casa verso cui ha camminato durante gli anni della sua vita, per cui ha speso la sua predicazione, i sacramenti che ha celebrato, la vicinanza alle persone ammalate.
Chiediamo a lui che pensiamo dentro la casa di Dio: preghi per noi, perché anche noi giorno dopo giorno viviamo nella speranza di camminare verso questa casa dove Dio ci attende.