Parrocchia Mariano al Brembo

Don Francesco Invernizzi (1878-1958)

Don Francesco InvernizziQuarant’anni fa, esattamente il 14 aprile 1958, lasciava questo mondo don Francesco Invernizzi, curato nella nostra parrocchia per ben 37 anni; soprannominato “ol curadù” per la sua mole imponente, egli continua ad essere ricordato da molti marianesi per lo stile di vita di generoso servizio al vangelo, soprattutto verso la gioventù.

Don Francesco nacque il 20 novembre 1878 nella comunità di Erve, piccolo paese della Valle S. Martino, da Paolo Invernizzi e Maria Valsecchi. Frequentò le elementari fino alla terza classe, dopo di che si trasferì con uno zio in Piemonte dove lavorò come garzone.

All’età di quattordici anni riprese gli studi presso il collegio vescovile di Celana, grazie all’interessamento di uno zio, il canonico Angelo Invernizzi; vi rimase per dieci anni, iniziando il cammino di preparazione al sacerdozio.

Nel 1904 si trasferì nel seminario di Bergamo e due anni dopo, il 9 giugno 1906, venne ordinato sacerdote per le mani di mons. Radini-Tedeschi, vescovo di Bergamo.

La prima destinazione fu quella di cappellano a Peia, località della parrocchia di Torre de’ Busi, nella sua valle, alla quale seguì nel 1915 quella di curato a Endenna, in Val Brembana; solo dopo sei mesi venne trasferito a Sedrina, aiutando nello stesso periodo il parroco di Camorone, chiamato alle armi.

Nel 1919 è nominato curato di Mariano e affianca il parroco, don Angelo Fenaroli nella cura pastorale; il suo zelo sacerdotale si evidenzia in ogni campo, soprattutto nella attenzione ai giovani e al sacramento della confessione.

I suoi atteggiamenti, a volte un po’ rudi, sono dettati dal desiderio di essere vicino ai fedeli; si ricorda ancora la sua povertà e il carattere riconoscente per il sostegno dei marianesi.

Dopo dieci anni di presenza don Francesco fu colpito dalla morte della madre Maria, sepolta nel nuovo camposanto che proprio in quegli anni era stato inaugurato; in casa rimanevano le sorelle Domenica e Angelina.

Negli ultimi anni fu affiancato da don Giovanni Martinelli, e don Battista Manzoni, il quale gli successe nella guida dell’oratorio dal 1951 fino al 1966. Nel 1956 celebrò, ormai malato e stanco, il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale; due anni dopo terminava la sua esistenza terrena e rimpianto dai marianesi fu accompagnato alla casa del Padre.

Un segno tangibile della presenza di don Francesco è un suo calice, forse quello della sua prima messa, conservato in parrocchia. A distanza di quarant’anni rimane vivo il suo ricordo e gli esempi da lui lasciati!

 

Autore: Don Marco Perletti