Proseguendo il nostro viaggio all’interno della storia della nostra comunità, vogliamo riscoprire le figure di due pastori che la guidarono con saggezza nel secolo scorso.
Don Antonio Finazzi fu parroco di Mariano dal 1828 al 1846. Nacque a Gorlago il 5 marzo 1797, da Giovanni Battista Finazzi e da Orsola Deleidi. Subito dopo l’ordinazione fu mandato nella nostra parrocchia come economo spirituale, per assicurarle quella guida pastorale di cui da tempo era priva.
Il parroco titolare, don Agostino Doneda, non risiedeva in paese già da diversi anni; era giunto a Mariano nel 1802 e vi era rimasto fino al 1812, quando per motivi di salute, era tornato a Levate, suo paese d’origine. Da allora la parrocchia era stata affidata a dei vicari parrocchiali: don Giovanni Maria Belotti (1813-14), don Antonio Ricardi (1814-15), don Tomaso Grassi (1815-22) e don Giovanni Brolis(1822-27).
Dopo qualche esitazione, don Doneda decise di lasciare la cura della comunità e il 25 febbraio 1828 inviò una lettera al vescovo di Bergamo, mons. Pietro Mola, presentando le dimissioni; accolte le dimissioni, si procedette alla nomina dell’economo spirituale nella persona del sacerdote Antonio Finazzi. Nel frattempo si aprí il concorso canonico per la successione al parroco Doneda e ne risultò eletto proprio don Antonio; il decreto di nomina porta la data del 10 aprile 1828.
Nei 18 anni della sua presenza la comunità trovò nel nuovo pastore una salda guida spirituale, un capace animatore della vita parrocchiale; la sua opera diede benefici anche per quanto riguarda il decoro degli edifici sacri.
Dai registri contabili della fabbriceria (1827-35;1835-53) si apprendono, tra le altre, le realizzazioni degli altari laterali, i rilievi delle cantorie e delle tende che coprivano le statue di S. Giuseppe e della Madonna del Rosario, opera del pittore gandinese Francesco Bombardieri; sempre in questi anni venne affrescata la chiesetta di S. Rocco.
Don Finazzi guidò la comunità fino al 1846; nel registro dei morti 1816-57 troviamo la data e il motivo della morte: “15 dicembre 1846, ore 11.30 post-meridiane, causa fisi-tubercolare”. Ai funerali intervennero numerosi sacerdoti e tutto il paese partecipò alle esequie dell’amato pastore.
Nell’archivio parrocchiale si conserva la copia del testamento di don Finazzi, nel quale egli nomina come erede il prevosto vicario foraneo di Verdello Girolamo Natali; nella sagrestia si conserva un ritratto di questo indimenticato pastore.
L’evento che segnò più di ogni altro la vita della nostra comunità negli anni della guida di don Finazzi fu la consacrazione della chiesa parrocchiale, avvenuta per le mani di mons. Gritti-Morlacchi, vescovo di Bergamo, la terza domenica di settembre del 1832.
Autore: Don Marco Perletti