Visita alla chiesa parrocchiale di S.Lorenzo
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La presenza di una comunità e di chiesa parrocchiale in Mariano è attestata da documenti antichi; sappiamo con certezza che, prima dell’attuale Chiesa Parrocchiale, nello stesso punto sorgeva quella più vecchia, abbattuta per problemi strutturali e prima di questa ancora esisteva una chiesa forse dedicata a S.Stefano.
Il primo documento che ci parla della Chiesa Parrocchiale risale al 1767 e dice:
“La Chiesa Parrocchiale di S. Lorenzo di Mariano ritrovasi avere spezzata la chiave di ferro che sostenta l’arco maggiore del coro, sopra il quale appoggia il volto del coro stesso; quel volto è tutto rotto da una parte all’altra, siccome le muraglie son guaste da molte fessure, che passano da una parte all’altra del muro dalla cima sino in terra.
Così pure il vaso della Chiesa è indecentissimo, perché affatto logoro e pieno di fessure; il suolo ancora trovasi del tutto guasto”.
A quanto pare la situazione era veramente disastrosa se era in pericolo l’assetto statico della Chiesa. La descrizione fa capire che era oltremodo pericoloso continuare a servirsi di una Chiesa così mal ridotta.
Continua il documento:
“A giudizio dei periti non tornerebbe a conto di restaurarla, ma si ben fabbricarla dai fondamenti. Pertanto, convocato nel luogo solito il Consiglio generale di esso Comune di Mariano composto dalli infrascritti capi di casa, il giorno 25 gennaro del corrente anno 1767, hanno presa parte di fabbricare una nuova Chiesa”.
Se la costruzione di una Chiesa nuova è un’impresa eccezionale ai nostri tempi, pensiamo alla gravità che rivestiva duecento anni fa!. Dove costruirla? “Parte nel luogo della vecchia Chiesa e parte sul sagrato della stessa” dice il documento.
Allora era al centro delle abitazioni e poi bisognava cominciare a risparmiare sull’acquisto dell’area. A chi dedicarla?
“Sorgerà sotto l’invocazione del SS. Nome di Maria di cui la terra di Mariano porta il nome sotto il titolo altresì del loro antico titolare S. Lorenzo martire”.
Veramente preziosa quella nota che fa derivare il nome della nostra parrocchia da quello della Madonna anche se in contrasto con l’opinione di altri storici…
Come affrontare la spesa? “La qual fabbrica intendono fare con le limosine da raccogliere a questo fine nella Parrocchia”.
Come si vede non c’erano fondi, ma si doveva far conto soltanto sulle offerte della povera gente. E per risparmiare
“si obbligano tutti li sindaci, che saranno sino finita tal fabbrica reggenti tanto della Chiesa parrocchiale quanto dell’Oratorio della B. V. Addolorata, a non spendere niente più del necessario olio e cera e di quanto sarà di precisa necessità alla decente manutenzione di dette due Chiese, sotto pena di rimborsarlo del proprio, per poter somministrare il restante tanto di limosine come di affitti di Capitali alli Deputati che saranno eletti dal Comune per dirigere detta fabbrica”.
I due sindaci eletti sono per la cronaca: “Stefano Melocco e Francesco Cavaleri”. Segue poi l’elenco nominativo di tutti i capifamiglia i quali sono chiamati a votare per approvare o meno la costruzione della Chiesa.
Le famiglie erano allora 60, dal che si deduce che gli abitanti di Mariano non erano più di 400.
La votazione è fatta in modo segreto, usando le palline bianche o nere:
“Sono state contate le palline dai Sindaci, alla presenza di molti, ma soprattutto di due testimoni di luogo differente, cioè Giovanni Bernasio da Como e Bernardo Fasi da Osio. Li voti favorevoli sono numero 54 e contrari numero 6. Onde resta la decisione presa per essere per essere più di due terzi giusta la legge”.
Alla fine del documento si legge: “Io Bernardo Maffioletto scrivante ho fatto e copiato il presente”.
E’ bello sottolineare lo slancio e la compattezza dei Marianesi che nella quasi totalità si impegnano sulle loro povere forze e sull’aiuto della provvidenza.
Ubicata quindi nel centro vecchio del paese, la Chiesa Parrocchiale è orientata secondo lo schema tradizionale liturgico, presentando la facciata verso sera, preceduta dal sagrato originariamente lastricato in pietra arenaria: il sagrato, realizzato nel 1864 e rifatto nel 1990, è delimitato da tratti di muretto ben sagomato, tutti in blocco di arenaria.
L’attuale chiesa parrocchiale fu costruita negli anni 1767-1772 da Bartolomeo Merisi di Caravaggio, secondo il progetto dell’arch. Nicolino Calepio. Nato nel 1724, morì intorno al 1795 dopo avere progettato molte chiese tra cui quelle di Presezzo e di Seriate ed il palazzo Secco Suardo in via Salvatore a Bergamo.
La nostra chiesa venne consacrata col titolo di San Lorenzo martire e del nome di Maria dal Vescovo Carlo Gritti Morlacchi il 15 Settembre 1832.
Il primo grosso restauro avvenne nel 1884 sotto la direzione di Virginio Muzio (1864-1904), celebre architetto di Bergamo.
Il più recente restauro termina nel 1996 sotto la direzione dell’architetto Dario Vitali, marianese.